Il ruffo (seconda parte)

È singolare il fatto che il ruffo sia in grado di ostentare costosissimi ed elitari status-symbol senza svolgere alcun lavoro: alcuni si sacrificano in missioni umanitarie (P.R. o ballerino in discoteca), altri danno il loro decisivo contributo al movimento finanziario della Ditta paterna (prelievo dal Conto Corrente con Bancomat). Nel momento in cui un ruffo si abbassa a svolgere attività plebee e deve pagare la Mercedes a rate, diventa un Ruphus Vulgaris, del quale parleremo in seguito. Oltre alle caratteristiche somatiche peculiari, il ruffo è riconoscibilissimo per alcuni suoi particolari atteggiamenti: uno dei più elementari e diffusi è l'innata capacità di far sventolare la lunga chioma da un lato all'altro della testa con vigorosi ed armonici movimenti del collo; non meno diffusa è l'abitudine di afferrare con una mano la chioma medesima e gettarla all'indietro. Una delle manovre suddette viene eseguita, in media, ogni 35 secondi. In compagnia il ruffo è sempre al centro dell'attenzione; dice cose futili, in un italiano dove il congiuntivo è bandito, ma la sua erre arrotondata e le risa sguaiate con cui intercala le parole attirano le ragazze come mosche. Il ruffo trascorre la prima parte delle sue serate in un Pub, dopo aver parcheggiato la Mercedes in ottava fila davanti al medesimo; lascia accesa una luce di posizione (prerogativa della macchine tedesche) e sempre quella dal lato sbagliato. Entra, saluta con rapidi gesti della mano, e si stravacca appoggiando il cellulare ben in vista sul tavolo; dopo alcune ore (e alcune bottiglie della birra più in voga) si reca nel suo regno: la Discoteca.

Il ruffo conosce tutti, entra gratis dappertutto e possiede un'imponente collezione di biglietti per gli amici: balla per ore senza problemi perché privo di sudorazione, e al tavolo ha spesso la bottiglia di Ferrari in bella mostra nel suo cestello. La mattina potete trovarlo al Bar Mazzini o da Bigno, fresco come se avesse dormito dodici ore. Poi sparisce. In primavera succede spesso di trovarlo sul piazzale del porto, al Bar Souvenir, con la Custom parcheggiata, intento a rinvigorire l'abbronzatura. Particolare attenzione va dedicata all'oggetto-feticcio di questa specie: il telefono cellulare. Inspiegabilmente il ruffo riceve telefonate quando è fermo con l'auto a semafori affollatissimi, oppure quando si trova esattamente nel centro geometrico di Piazza Tre Martiri: spesso incarica la madre o il fratello di chiamarlo sistematicamente ad intervalli di cinque minuti. Qualunque sia il suo interlocutore, il ruffo assume l'atteggiamento che avrebbe se parlasse con Berlusconi; e come se lo conoscesse da almeno vent'anni. Ecco la conversazione tipo: "Ciaaaaooo! Tutto bene? Siii? Che storia! Naa!! Vabbé, ti richiamo io, al limite ci si vede al Para! Ciao, eh!?". Inutile aggiungere che i presenti assistono in religioso silenzio alla celebrazione, trattenendo a stento moti d'invidia.

Anche se può sembrare impossibile, il Nostro è anche sportivo; eliminati a priori gli sport plebei (fatti di sudore e contatto fisico), egli si dedica a quelli dove può mettere in mostra il più possibile se stesso e le sue disponibilità finanziarie: si va dal Windsurf allo Snowboard, passando per la moto d'acqua, lo sci nautico ed il fuoristrada 4x4. Tipico vezzo del ruffo gippone-munito è quello di annaffiare il giardino di casa fino ad ottenere una densa melma, sguazzarvici e spacciare poi l'imbrattamento ottenuto per il risultato di un'epica gara, naturalmente vinta. Alcuni esemplari frequentano anche la palestra, guardandosi però bene dal faticare con i pesi: l'attività principale è l'intorto, nella quale il ruffo riesce con sorprendente facilità. Nessuna ragazza resiste al fascino del ruffo (e dei suoi ricchi accessori); anzi, egli è spesso costretto a respingere gli assalti di sei/sette donne che lo circondano ridendo e toccandolo. Quando si avvicina la stagione degli amori il ruffo sceglie una sua simile e la concupisce, guardandosi bene però dal fidanzarsi.


Dr. Danny Irreparabili.