Percorrendo il lungomare di sera è facile imbattersi in strani
personaggi, la cui unica tecnica di locomozione è la corsa. Le
numerose strisce fluorescenti di cui sono ricoperti potrebbero ingannare
l'osservatore meno attento: vigili del fuoco disertori in fuga? Operai
dell'ANAS che livellano il porfido del marciapiede? No. Siamo al cospetto
del podista o jogger (Homo Adidas), curioso essere derivato dalla mutazione
del ciclista dilettante, incapace di dominare i complicati marchingegni
delle attuali, sofisticate mountain bikes. Il podista svolge la sua
attività da solo, al massimo in coppia: predilige le temperature
basse, la nebbia e la pioggia, rivelando così una spiccata tendenza
masochista. Se riuscite a sorprenderlo fermo, osservate con cura il suo
abbigliamento: oltre all'immancabile fascia in testa e al walkman
d'ordinanza, il nostro sfoggia felpe, marsupi, tute, calzoncini e
fuseaux indossati a strati sovrapposti (tecnica a carciofo o millefoglie).
Il vero pezzo forte del vestiario è però - come è
facile intuire - la scarpa: col passare degli anni le semplici Superga
di tela si sono trasformate in complesse astronavi di pelle corredate
dai più disparati accessori. Per aumentare la sicurezza è
stato applicato un gruppo ottico posteriore con luci di posizione e
retronebbia (1) coadiuvato da fasce rifrangenti modello paracarro (2);
l'interno (3) è confortevole, imbottito e rivestito di moquette
a pelo lungo; per adattare la scarpa ad ogni piede si utilizza il
dispositivo Pump (4), dotato in alcuni casi di manometro e compressore
portatile. Persino i cari, vecchi lacci (5) hanno subito l'influenza
della moda: le calzature più "in" vengono vendute con
due o tre paia di lacci dai diversi colori, che vanno intrecciati tra
loro con l'ausilio di mappe o videocassette. Nei modelli piu evoluti
l'allacciatura modello Rubik serve anche da antifurto: se l'intreccio
non è eseguito correttamente la scarpa non parte, e automaticamente
si attiva la sirena d'allarme. La tomaia (6) è munita di numerosi
fori di aerazione, ma evidentemente l'unico problema che la tecnologia
non è riuscita a risolvere è quello della puzza dei piedi.
La suola è un vero concentrato di soluzioni avveniristiche, dagli
stabilizzatori d'assetto (7) al sistema ammortizzante Hovercraft (8):
questi dispositivi consentono una tenuta in curva eccezionale, con punte
velocistiche di 160 km/h.
È spassoso il comportamento delle femmine di questa specie: sempre
in coppia, bardate di tutto punto coi capi più costosi, truccate
e pettinate come a Capodanno, usano la raffinata tecnica della "staffetta
4 x 100": quattro metri di corsa, più cento metri camminando con
moderazione, fumando e chiacchierando. Più seri sono i giovani maschi, capaci
di compiere il tragitto Viserba - Gabicce Monte senza batter ciglio e senza
mai fermarsi, continuando miracolosamente a correre anche sull'acqua dei porti
di Rimini e Riccione. Una volta giunti a casa mangiano di corsa, fanno l'amore
con la moglie di corsa, e sempre correndo dormono su un tapis-roulant con
baldacchino. E mentre il nostro Homo Adidas continua a correre, preso nella
sua estasi podistica, io tiro il fiato e vi rimando al prossimo appuntamento:
dal sudore degli sportivi alle esalazioni della benzina, andremo a scoprire
i segreti dei motorizzati a due ruote. Protagonisti: lo scooterista
(Homo Metropolis) e il motociclista (Homo Carenato), l'unico essere umano
privo di orecchie perché consumate dalle continue pieghe sull'asfalto.
Dr. Danny Irreparabili.