Lo scooterista

Nell'immediato dopoguerra fece la sua comparsa un veicolo a due ruote dall'estetica rivoluzionaria, battezzato con un nome che in seguito sarebbe diventato leggenda: Vespa. Il papà, l'ingegner Corradino D'Ascanio, mai avrebbe immaginato che la sua creatura sarebbe in seguito diventata un autentico fenomeno di massa: un congruo numero di esseri umani è entrato addirittura in legame simbiotico con il mezzo meccanico, dando origine all'Homo Metropolis. Col passare del tempo la primordiale Vespa si è evoluta, e ha trovato sul suo cammino numerose concorrenti: dalla Lambretta di buona memoria agli attuali, variopinti e velocissimi scooterini giapponesi. Alcuni di essi, costruiti su misura per il popolo del Sol Levante, sono di dimensioni fumettistiche e possono essere facilmente stivati in qualsiasi zainetto; altri montano di serie motori Yamaha 1000 e sono capaci di prestazioni di tutto rispetto. Altri ancora sono dipinti con vernici particolari grazie ai quali il veicolo cambia colore a seconda delle condizioni meteorologiche, del giorno della settimana e dell'umore del conducente.

Parallelamente all'evoluzione del veicolo, anche l'Homo Metropolis ha subìto numerose mutazioni: gli attuali scooteristi vengono iniziati alla guida all'età di sette anni, e a dodici sono già in grado di prodursi in pieghe agghiaccianti (vedi illustrazione). Curioso è il rapporto che il Nostro ha con la segnaletica stradale: ignaro del significato dei divieti, considera i semafori stupidi alberi di Natale fuori stagione, e le strisce pedonali estemporanee griglie di partenza. I vari gruppetti di scooteristi amano sfidarsi in entusiasmanti e pericolose gare: una delle più frequenti è la "wheeling contest", l'impennata più lunga e complessa. Attualmente il record ufficiale è detenuto da un tredicenne di San Martino dei Mulini, capace di mangiare un panino con la coppa, guidando di schiena e bendato, senza toccare la ruota anteriore a terra.

Altre specialità sono lo slalom speciale (fra le auto), lo slalom gigante (tra i camion) e il super-G (fra le pattuglie della Polizia). Autentico terrore degli automobilisti, lo scooterista compie crudeli agguati alle vittime designate: nascondendosi abilmente dietro cassonetti e pali della luce, balza in strada proprio mentre state passando voi, costringendovi a dar fondo ai freni e al vostro repertorio di oscenità verbali. Un cenno particolare meritano gli scooteristi di grosso calibro; quelli, per intenderci, muniti di mostruose motonavi Honda 250 che si guidano da stesi. Data la lunghezza del loro mezzo tengono occupati gli incroci per vari minuti, e nella sventurata ipotesi di un'inversione di marcia sono capaci di bloccare il traffico di un intero quartiere.


Dr. Danny Irreparabili.