All'inizio erano pochi. Pochissimi. In seguito, grazie
all'azione incrociata di due tra le leggi più rovinose del nostro
ordinamento (Merlin & Martelli), si sono moltiplicati a dismisura,
creando un piccolo feudo tutto loro a ridosso del noto centro commerciale
Gros Rimini. Stiamo parlando ovviamente dei Viados, o Trans se preferite,
efebici giovanottoni di origine brasiliana facilmente visibili nel loro
habitat naturale di via Varisco: di giorno accesso posteriore al già
citato Gros, di notte crocevia del peccato per una moltitudine eterogenea
di gruppi umani. Considerato che retate e provvedimenti non hanno sortito
alcun effetto, ho ritenuto doveroso stilare una specie di "Guida a
Variscoland", ovvero: visto che le cose non si possono cambiare,
cerchiamo almeno di conoscerle più da vicino. Ho quindi incaricato
il mio fido collaboratore Massimo Riserbo, armato di block notes e
registratore, di intervistare il maggior numero di esemplari presenti
in questo singolare habitat. I risultati del sondaggio sono stati discreti:
frattura scomposta della mascella, trauma cranico e contusioni varie per
il buon Massimo. Per me, un succoso dossier di venti cartelle e sei nastri
registrati, professionalmente corredato da nitide fotografie, piantine
topografiche e quattro multe per atti osceni in luogo pubblico. Di
quest'ultima parte di documentazione, ovviamente, il buon Massimo
dovrà darmi spiegazioni in privato.
Contrassegnato con il numero 1, nella piantina allegata, troviamo Joao
Luis Munez Oliveira detto Taffarel, ex portiere della terza divisione
brasiliana: e portiere è rimasto, in un certo senso, perché
è lui il primo personaggio che si incontra nel grande condominio
di Variscoland.
Poco più avanti, all'altezza dell'incrocio con la stradina
"Sao Paulo", troviamo la cosiddetta Triade: sono i fratelli
Didì, Pelé e Vavà Duarte, specializzati nel genere
sado-maso e in particolare nei calci di punizione (2-3-4).
Abbiamo poi, col numero 5, Miguel Angel Rojo Escobar detto Vanessa,
centodieci chili di pura voluttà, ex lottatore di wrestling
nel circuito sudamericano, squalificato a vita dalla federazione
perché baciava gli avversari sul ring.
Ma la vera star della grande kermesse è Luis Guillermo Arantes
de Silva, in arte Deborah (numero 6). Arrivati in fondo a via Varisco,
immettendosi nel piazzale antistante al Gros, lo potrete ammirare in
tutto il suo fulgore: ex paracadutista, ex basso tuba della Filarmonica
do Brasil, è attualmente il Viado più richiesto e conteso.
Lo possiamo vedere ritratto nel disegno in alto.
Completata la curva ci imbattiamo nel numero 7, l'unico di cui non
conosciamo le generalità, anche perché è l'autore
dei numerosi danni provocati a Massimo Riserbo e - quel che è
peggio - alle costosissime attrezzature che gli avevo affidato.
Inoltrandoci nel piazzale troviamo un altro nutrito gruppetto di
bellezze notturne: col numero 8 abbiamo l'ineffabile Paulo Alvaro
Barros, meglio conosciuto con l'epiteto Findus. Qualunque sia la
temperatura esterna, il nostro sfoggia con nonchalance un levigato
nudo integrale, reso appena più casto da un perizoma
ridottissimo, preso probabilmente in prestito dal guardaroba
intimo di una Barbie.
Continua...
Dr. Danny Irreparabili.