Tecniche di seduzione (nona parte)

Sono finiti i tempi di Casanova e Don Giovanni, quando era solo ed esclusivamente l'uomo ad imbracciare le armi della seduzione per andare a caccia di giovani donzelle: oggi è sempre più spesso la donna a farsi carico del fatale primo passo, libera com'è dal fardello di freni moralistici - o presunti tali - che l'hanno oppressa fino a non molti anni or sono. Chissà perché, un bravo seduttore è sempre stato un eroe dell'immaginario collettivo, al contrario della donna seduttrice che come minimo si beccava l'appellativo di mantide, quando non veniva etichettata come "una di quelle". Va detto, a onor del vero, che una ragazza - una volta individuata e abbordata la preda - ha una possibilità di riuscita infinitamente superiore a quella che potrebbe avere un uomo; nessun maschio sessualmente attivo sa resistere al richiamo di una donna, specie se carina.

Sotto il vestito... cosa?
E per rendersi carina una rappresentante del gentil sesso non ha che l'imbarazzo della scelta: un salto dal parrucchiere, una capatina dall'estetista, il profumo per la donna che non deve chiedere mai, vestitini e biancheria intima ad hoc, dieci centimetri di tacco, fondotinta, rossetto e rimmel, e il gioco è fatto. Gli inconvenienti possono sorgere, semmai, al momento di spogliare la ragazza, che privata di tutti i suddetti accessori, struccata e magari con un piccolo problema di sudorazione ascellare, potrebbe rivelarsi appetibile come la nonna di Sandra Milo. Oltretutto, negli ultimi tempi, abbiamo dovuto constatare con dolore il successo di due gadgets assai richiesti dal gentil sesso ma pericolosissimi per la psiche di noi uomini: il reggiseno Wonderbra e il collant Brazil Effect. Il primo, infernale struttura di cavi di acciaio, controventature e tiranti, è in grado di trasformare un'asse da stiro nella sosia di Dolly Parton, ma può rivelarsi fatale al momento in cui viene tolto: prima tramortendo il malcapitato partner con una precisa vergata al pomo d'Adamo, in seguito rivelando una dotazione mammellare paragonabile all'elettrocardiogramma di un cadavere. Attenzione anche alla calza col trucco, che se usata per alzare un sedere troppo prosperoso potrebbe trasformare la malcapitata in un cammello a due zampe o - nei casi estremi - nella versione femminile del Gobbo di Notre Dame.

Il merlo maschio
Per avere successo con gli uomini è necessario innanzitutto dare ai suddetti l'illusione di essere dei conquistatori: insistere con atteggiamenti provocanti o ammiccamenti volgari può essere controproducente, oltre che non molto edificante agli occhi altrui. Siate sexy, ma senza esagerazioni, lanciate messaggi con lo sguardo, lasciate biglietti sibillini, sorridete enigmatiche: insomma, fate in modo che il vostro amato vi noti, creando al contempo intorno a voi quell'alone elegante da "femme fatale" che fa breccia senza difficoltà nel cuore di qualsiasi uomo. Se tutto questo non dovesse funzionare, e dando per scontato che lui non sia gay, dovete armarvi di pazienza e tentare la...

...Tecnica pit stop
Adattamento al femminile di una tecnica già esaminata nella puntata precedente, richiede vari appostamenti per studiare l'itinerario e gli orari del vostro Adone. Una volta individuato un posto adatto lungo il percorso parcheggiate l'automobile, aprite il cofano e cominciate ad armeggiare nel motore avendo cura di sporcarvi fino alle orecchie. Al passaggio del vostro eroe fate un cenno e lui non potrà non fermarsi: risolto il problema dell'approccio, e a meno che non siate imbranate croniche, il resto verrà da sé. Una raccomandazione: se possedete una 126 o un Maggiolino ricordatevi di aprire il cofano dietro, altrimenti il vostro lui si accorgerà subito che si tratta di un bluff.

Tecnica Viavà
Fate in modo di incontrare "casualmente" l'oggetto dei vostri desideri in un locale pubblico, passategli accanto con un bel bicchierone di Bloody Mary e fingendo di essere stata urtata rovesciate il tutto sulla giacca della vittima designata. Ora non resta che invitarlo a casa vostra per rimediare al danno cagionato, sempre che lui non vi strangoli prima per aver rovinato il capo più bello del suo guardaroba.

Tecnica Fratelli Lumiére
Dovete entrare in un cinema a ruota dell'amato bene, fate in modo di sedervi accanto a lui e, approfittando del buio e di una scena raccapricciante, stringete il suo braccio muscoloso e guardatelo con gli occhi languidi del cucciolo in cerca di protezione. Lui non saprà sottrarsi all'innato istinto, ricambierà il vostro abbraccio e probabilmente vi porterà fuori dal cinema prima della fine del film. Inutile sottolineare che il medesimo dovrà essere un bell'horror, o almeno un thriller: la tecnica Lumiére non funziona né con "Vacanze di Natale", né con "L'aereo più pazzo del mondo".

Tecnica infallibile
Telefonare alla redazione di Chiamami Città e chiedere di Danny Irreparabili.


Dr. Danny Irreparabili.