La compagnia (quinta parte) - Ancora lo sparaballe

Come abbiamo visto nella puntata precedente, in ogni compagnia che si rispetti è riscontrabile la presenza di uno o più sparaballe (Homo Esageratissimus), soggetto specializzato nell'elaborazione di frottole più o meno voluminose. È interessante notare come la carriera di uno sparaballe inizi in verdissima età - verso i cinque anni - per compensare prematuri complessi di inferiorità nei confronti dei coetanei: fanno parte di questa fase dello sviluppo le affermazioni del tipo "e io ce lo dico al mio babbo che fa karate e ha menato anche Van Damme e le tartarughe Ninja si nascondono nel guscio e gli danno anche del Lei!". Una volta superata la fase della maturità, nella quale l'Homo Esageratissimus crea fandonie a livello professionale, egli raggiunge come tutti l'età in cui si campa di ricordi: e, tra una briscola e un quartino, stordisce i malcapitati interlocutori con racconti d'annata pieni di eroiche imprese di guerra e avvenenti crocerossine, casi di spionaggio internazionale, avvistamenti di UFO e contatti con personaggi famosi, mirabolanti prestazioni sessuali e/o sportive. Il tutto, inutile sottolinearlo, rigorosamente falso.

Forse non tutti sanno che esistono anche le donne sparaballe, seppur in numero molto limitato rispetto ai colleghi maschi: la sparaballe è quella che al concerto di Eros Ramazzotti ha avuto col medesimo un fugace flirt nel camerino alla fine dello spettacolo; ha conosciuto Antonio Banderas che tuttora le fa avere ventiquattro rose rosse alla settimana (in realtà se le spedisce da sola con Interflora spendendo cifre da capogiro). Sparisce dalla circolazione per due settimane e poi ricompare abbronzata come una Dea millantando una vacanza da sogno ai Caraibi (in realtà si è sparata un ciclo intensivo di lampade, fatale per portafoglio e epidermide). Sostiene di possedere quintali di oro e diamanti, e di non portarli mai perché preferisce tenerli in cassaforte; una volta, grazie a una dieta letta su Annabella, dimagrì ventidue chili in un mese. Ha posato per Toscani, ha sfilato per Versace, è stata truccata da Gil Cagnè e pettinata da Rolando. Tutti amici suoi, ovviamente. E tutto, altrettanto ovviamente, frutto della sua immaginazione.

Prima di affrontare un colloquio con uno sparaballe conclamato armatevi di una buona dose di pazienza. Sappiate anche che qualsiasi cosa voi affermerete di fare, lui l'avrà già fatta molto tempo prima di voi. Ad esempio, volete comprare una determinata auto? Ecco, lui l'ha avuta e l'ha dovuta vendere dalla disperazione. Poiché ripete le stesse parole ad ogni modello citato, viene da chiedersi se abbia cambiato una vettura al giorno, o se piuttosto possa avere conseguito la patente in sala parto.

Avete in programma un viaggio in Spagna? Lui c'è già stato. Vostro cugino è appena tornato dall'Australia? Ah sì, un postaccio, tutto polvere e canguri. La Nasa ha mandato una sonda su Marte? È l'ultima volta che mi fregano, non ci vado più, tutti quei soldi e neanche un extraterrestre da fotografare. Lo sparaballe è stato due mesi in Inghilterra, un anno intero in Thailandia a fare il cuoco, un altro anno in California per prepararsi a una gara di Body Building, sei mesi in Bosnia come volontario, altri tre in Libano quando era militare, altri otto a Montecarlo, ospite di Stefania di Monaco. Ogni volta che lo sparaballe racconta di un suo viaggio all'estero, annotatene scrupolosamente la durata e poi sommate il tutto: scoprirete con sommo orgoglio di conoscere un uomo di centosessanta anni.

Vi siete lussati una caviglia? Lo sparaballe si è fratturato, in varie occasioni, tutte le duecento ossa che lo sorreggono, compresa la staffa dell'orecchio interno. Se voi avete il raffreddore lui ha l'influenza, se avete la polmonite lui ha l'AIDS, se l'AIDS ce l'avete voi lui è già morto, ma grazie a una conoscenza molto in alto è resuscitato dopo tre giorni.

L'Homo Esageratissimus arriva a dare il meglio di sé quando intende intortare una ragazza: in omaggio allo spirito romantico proprio del gentil sesso sa trasformarsi, di volta in volta, in agente dei servizi segreti, in ufficiale di Marina, in pilota d'aereo, in maestro di sci e bagnino di salvataggio. Un mio amico, sparaballe D.O.C., è persino riuscito a far credere a una ragazza di essere Bruce Wayne, il noto miliardario di Gotham City, alter ego di Batman. Fin qui niente di male, ma il brutto è arrivato quando ho dovuto fingere di essere Robin per sostenere le deliranti tesi del mio amico. E pensare che ho passato una serata intera, senza peraltro riuscirci, nel tentativo disperato di convincere una gentil donzella che il sottoscritto era Danny Irreparabili: evidentemente non ho il talento dell'Esageratissimus.

Lo sparaballe è un affarista nato. Se compra un qualsiasi oggetto lo paga la metà di quanto lo avete pagato voi; se vende la sua auto ricava almeno il doppio della quotazione di mercato, e nella peggiore delle ipotesi cambia alla pari la sua Uno in odore di rottamazione con una fiammante Golf GTI Full Optional. Lui possiede un conto corrente in una fantomatica banca che gli accredita il venti per cento di interessi netti annui; ha un fido di un miliardo e mezzo, dà del tu al direttore in persona e una volta all'anno riceve in regalo la classica agenda, ma con la copertina in pitone e il segnalibro d'oro massiccio.

Dulcis in fundo, l'autentico fiore all'occhiello dello sparaballe: le prestazioni sessuali. Tralasciando il discorso dimensioni, che farebbe scivolare nella pornografia questo nobile trattato scientifico, quello che stupisce nelle affermazioni del nostro Eroe è la quantità e la durata degli atti amatori decantati, tali da oscurare i miti di Gabriel Pontello, John Holmes e Rocco Siffredi messi insieme. La cosa divertente è che lo sparaballe sa rigirare ogni situazione a proprio vantaggio; non fategli notare che da almeno tre anni lo vedete sempre da solo: vi risponderà che di donne ne ha fin troppe, di notte; solo che nessuna riesce a reggere il suo ritmo per due volte consecutive.


Dr. Danny Irreparabili.