Come forse qualche fedelissimo lettore ricorderà, il personaggio
che andremo a sviscerare in questa puntata non è una novità
assoluta nello Scibile Irreparabile: già nel lontano 1993 faceva
la sua apparizione nella mia rubrica una ragazza pensierosa e occhialuta,
vestita di scialli peruviani, a bordo di una vetusta due cavalli tenuta
insieme con gli adesivi di Animal Liberation. Si trattava della terribile
macrobiotica (Macrobiotica Omeopatica) che oggi mi trovo costretto a
rispolverare in quanto, ahimè, non esiste compagnia o gruppo umano
dove non imperversi almeno uno di questi biechi soggetti. Per capire,
innanzitutto, la mentalità della macrobiotica, è necessario
porre una premessa fondamentale: secondo lei tutto ciò che è
normale è insano. Se, ad esempio, vi fate scoprire all'uscita di un
comunissimo supermercato da un'amica macrobiotica, questa vi demolirà
i testicoli per una buona mezz'ora spiegandovi che la soia ha più
proteine della carne, che il pane di segale ha più fibra grezza di
quello tradizionale, che il riso non brillato mantiene più
proprietà nutritive di quello che avete comprato voi e che, dulcis
in fundo, le borse di plastica abbandonate sono una minaccia per l'ecosistema.
Il fatto che tutto questo sia vero potrà anche risultare interessante,
ma non diminuirà il numero di matterellate che riceverete da vostra
moglie, infuriata per l'ingiustificato ritardo.
All'uscita da una farmacia si ripeterà una scena alquanto simile:
incamminandovi col vostro classico pacchettino marrone, sentirete dietro
di voi un sinistro tintinnìo. Sono gli orecchini Aztechi della
macrobiotica che annunciano l'arrivo della medesima: vi saluterà
facendo voltare un centinaio di persone, vi parlerà del suo recente
viaggio in Thailandia, vi farà persino vedere il suo nuovo tatuaggio,
proprio sotto la mammella destra. Ma quando i suoi occhi fatalmente cadranno
sull'Aspirina, per voi sarà la fine. "Ma non lo sai che gli
analgesici distruggono lo stomaco, che il quarantasette per cento dei
disturbi sono di origine psicosomatica, che le medicine che comprate si
basano sull'effetto placebo, che non c'è niente di meglio della
medicina omeopatica?" Detto questo frugherà nel suo borsone
di lana d'angora, vi piazzerà in mano una ventina di biglietti da
visita di pranoterapeuti, manipolatori, guaritori e sciamani, un pentacolo
della salute del mago Otelma, il vostro tema natale e un gratta e vinci
già grattato. "E non ti voglio più vedere entrare in
una farmacia, specie per comprare quelle schifezze di profilattici: devi
usare un metodo anticoncezionale naturale! Te lo giuro sui miei figli,
Ogino e Knaus!".
Nell'ambito di una compagnia la macrobiotica è facilmente riconoscibile:
di solito è l'unica che sa fare le carte e/o leggere la mano, è quella
che sa dirti l'ascendente senza consultare tabelle e ti sa indicare
la pietra portafortuna del tuo segno zodiacale. È l'unica che va dallo
psicologo ed è anche una professionista della superstizione: se nessuno
di noi comuni mortali passerebbe sotto una scala, lei evita anche di girare
il pane a tavola, di incrociare le posate, di cominciare un lavoro il martedì
e di rovesciare anche un solo granello di sale. Se riuscite a trascinarla
in spiaggia ella si guarderà bene dal prendere la brandina,
disporrà al suolo una stuoia indiana, si spalmerà di infuso
di carota e - al contrario delle amiche munite di walkman e collezione
Harmony - sfodererà dal solito borsone il Processo di Kafka, un
registratore quarantenne e una cassetta degli Inti Illimani. Non sperate
però di convincere la macrobiotica a venire in discoteca con voi,
e tantomeno in pizzeria: un solo carciofino potrebbe essere fatale per
il suo metabolismo, ormai assuefatto al bambù e ai germogli di
soia. È più facile che sia lei a portarvi al ristorante
cinese, e tenti inutilmente di insegnarvi a mangiare il riso con le
bacchette: in un secondo tempo, tra l'ilarità generale, vi farà
ustionare l'esofago facendovi credere che l'involtino primavera
vada tradizionalmente ingoiato in un solo boccone. Alla fine
della cena, sempre che non siate già stati ricoverati in
rianimazione, la malefica si prenderà gioco di voi facendovi
bere in un solo sorso la micidiale grappa di riso. E per il vostro
apparato digerente sarà la fine.
Simpatica abitudine, in ogni compagnia, è quella di passare
una serata ogni tanto a casa di qualcuno, mangiando, giocando e facendo
un po' di chiacchiere. Fatalmente, prima o poi capiterà di finire
ospiti della macrobiotica, sempre che questa riesca a rubare una sera
ai corsi di Yoga, meditazione trascendentale e Origami che di solita
frequenta. Arrivati alla soglia della sua mansarda (o seminterrato)
dovrete fare estrema attenzione all'Anaconda che gira libero per casa;
in alternativa al serpentone potreste anche trovare una vedova nera,
un opossum, o un gaviale del Gange: notoriamente la macrobiotica rifugge
le cose normali e un banale canarino che cinguetta potrebbe provocarle
irreversibili turbe psichiche. Esaurito lo shock per l'inopinato incontro,
e rassegnati al fatto che un ragno di mezzo chilo non vi farà mai
le fusa, noterete lo strano odore che regna nella casa della vostra strana
amica: infatti, la Nostra va pazza per i bastoncini di incenso, che avranno
anche un buon effetto afrodisiaco ma danno l'idea di essere a un funerale.
Dopo avervi fatto accomodare su comodi scranni chiodati di origine indiana,
dovrete sorbirvi nell'ordine:
- L'esibizione della vasta collezione di Bonsai della padrona di casa,
compreso un pregevole ulivo nano capace di produrre frutti di dimensioni
normali (quindi, fatte le dovute proporzioni, dei cocomeri).
- Una videocassetta di tre ore di teatro Kabuki, che visto
così potrebbe sembrare noioso, ma diventa più divertente
del Muppet Show se paragonato al film bulgaro in lingua originale che
vi sarà propinato subito dopo.
- Un concerto per Sitar solista (recentissima passione della macrobiotica)
basato sulla ripetizione della stessa nota per quaranta minuti.
- Una seduta spiritica con evocazione di entità, compresa l'anima
della vostra trisnonna che con uno scappellotto vi ricorderà di
mettere sempre la maglia di lana.
- Per finire, verso le cinque del mattino, corso accelerato di Ikebana
con tanto di prova d'esame: e state sicuri che finché non riuscirete,
coi fiori, ad esprimere il concetto "...che il velo della notte si
posi sui tuoi occhi per darti il sonno ristoratore, e le stelle ti facciano
da coperta e la luna da abat-jour..." beh, fino a quel momento la casa
della macrobiotica sarà la vostra prigione.
Dr. Danny Irreparabili.