Come abbiamo visto nella puntata precedente l'uomo, al pari di tutti
gli altri animali, trascorre una cospicua parte della propria esistenza
cercando di formare una coppia con una rappresentante del sesso opposto.
In realtà ci sarebbe anche chi cerca rappresentanti del medesimo
sesso, ma si tratta di un argomento estremamente delicato sul quale mi
riservo di ritornare, magari con la preziosa consulenza del collega
brasiliano Joao Luis Felipe Da Silva detto Vanessa.
In questa puntata ci limiteremo ad analizzare un'altra vastissima
categoria umana, quella che comprende coloro che per varie ragioni
conducono esistenza solitaria, svincolata cioè da quella di
un partner, e che vengono comunemente chiamati singles. Un tempo,
in modo più popolare ma senz'altro più efficace, si usavano i termini
"scapolo" e "zitella", che però avevano il difetto di risultare quasi
dispregiativi rispetto alla nobile condizione di non coniugato. Poi,
in un recente passato, è arrivato l'elegante neologismo "single"
a rendere tutto più facile: in un mondo di art director, general
manager e business men, essere single dà un certo prestigio e fa
quasi dimenticare le lunghe serate passate davanti alla televisione,
con la Venere Bianca del Top Club come unica compagna.
Il single coatto.
Detto anche Homo Affamatissimus, è senz'altro la sottospecie
più numerosa e anche la meno felice del proprio stato. Comprende
tutti coloro che cercano disperatamente un partner e regolarmente restano
a becco asciutto nonostante i molti tentativi operati in tutte le direzioni;
l'astinenza forzata provoca inoltre spiacevoli inconvenienti anche nelle
rare occasioni in cui il coatto riesce ad ottenere un appuntamento con
una donna: sarà per gli occhi fuori dalle orbite perennemente
puntati sul decolleté, sarà per il poco edificante rivolino
di bava all'angolo della bocca, ma le possibilità di riuscita sono
veramente minime.
Categoria ancora più sfortunata è quella del Coatto Passivo,
che per timidezza e/o insicurezza evita anche di provarci, forse per
l'inconscia paura di una delusione che lo renderebbe ancora più
timido e/o insicuro. L'unica ancora di salvezza del Passivo è il
fedele amico di sempre, che si batte in ogni modo per fargli avere almeno
uno straccio di possibilità: presentandogli amiche o cugine,
consigliandogli parole e atteggiamenti, portandolo nei posti dove
"si cucca facile". Peccato che, poi, il Passivo si produca
in gaffes bibliche, diventi paonazzo per la vergogna e rovesci slavine
di gelato sul Dolce & Gabbana dell'aspirante compagna, con successivo
dispendio di pianti e borsettate.
Il single volontario.
Egli è, al contrario, quello che fa della solitudine una precisa
scelta di vita. In questo caso, le scuole di pensiero sono numerose e
discordanti: c'è chi sbandiera di essere un single per scelta col
preciso scopo di occultare la propria condizione di Coatto, c'è
chi lo fa per nascondere la bieca relazione con la morosa del migliore
amico, e chi invece per malcelata misoginia. In ogni caso, non sentirete
mai un single Volontario lamentarsi per la propria condizione: tutt'al
più resterete indignati quando troverete, proprio sotto il divano
del suo salotto, il perizoma che avevate regalato alla vostra fidanzata
o - peggio ancora - un consunto esemplare di Dolly, la bambola gonfiabile
più vera del vero.
Il single per vocazione.
Fa molto bene a mantenere il suo stato il più a lungo possibile:
è infatti il classico Tombeur de Femmes, affascinante e volitivo,
nonché dotato dalla natura di un aspetto oltremodo attraente, che
potendo avere tutte le donne che vuole ha ben donde di non legarsi con
nessuna. Il rovescio della medaglia si verifica quando il single per
vocazione, un bel giorno, si innamora perdutamente di una delle sue prede:
questa, conscia della fama che precede l'aspirante seduttore, lo scarica
tosto trasformandolo in men che non si dica in un Coatto qualunque.
Il single scottato.
Ovvero, quello che esce da una storiaccia con una che l'ha piantato a tre
mesi dal matrimonio per fuggire con un tossicodipendente. Nonostante gli
sforzi per riuscire a stare da solo, e poter così meditare in pace
sulla propria sfiga, lo Scottato viene perseguitato da moltissime donne
ansiose di consolarlo. Ad un certo punto cede, anche perché il
richiamo della carne è troppo forte, ricomincia una nuova storia
con una delle pretendenti che, a tre mesi dal matrimonio, lo pianterà
per fuggire con un tossicodipendente.
La single esigente.
È una ragazza carina, corteggiata da tutti e, paradossalmente,
sempre sola. Si lamenta costantemente che nessuno la vuole, che morirà
zitella, che gli uomini sono solo dei porci eccetera; poi, interrogata
sull'argomento, ammette che si accontenterebbe di un uomo coi muscoli
di Schwarzenegger, il cervello di Rubbia, il fascino di Alain Delon e
i soldi di Berlusconi. Se c'è qualche single, fra le lettrici, interessata
invece ai muscoli di Woody Allen, al cervello di un gasteropodo, al fascino
di Massimo Boldi e ai soldi di Paperino non deve fare altro che telefonare
in redazione e chiedere di Danny Irreparabili.
Dr. Danny Irreparabili.