Per una Compagnia non esiste miglior momento di aggregazione della vecchia, sana abitudine di ritrovarsi intorno ad un tavolo, davanti a una bella caraffa di albana dolce, per ricordare con gioia e un pizzico di malinconia i bei momenti passati insieme. Ed è proprio in questo piacevole frangente che ogni componente del gruppo sa tirare fuori il meglio di sé, adattando la malleabile materia del ricordo alle proprie peculiarità; così, parlando del recente matrimonio di una coppia di amici, avremo le seguenti versioni dell'accaduto.

Il tuttologo: "È stata proprio una bella festa! Peccato che al ristorante abbiano servito il vino a una temperatura di 1,5 gradi superiore alla norma, e che il fotografo abbia così tanto insistito per usare la pellicola di 400 ASA anziché la 1.000 come gli avevo consigliato io. Se poi nel tragitto dalla chiesa al ristorantino avessimo tagliato per Santa Teresa delle Ghiande e poi per Montecavolo avremmo risparmiato un sacco di tempo. E la prossima volta che attacchiamo i barattoli all'auto degli Sposi dobbiamo ricordarci di usare solo lattine di Poca-Cola che hanno un valore medio di risonanza superiore del venti per cento a qualsiasi altro contenitore!"

Lo sparaballe: "A me è piaciuto soprattutto il mangiare: mi sono fatto dodici porzioni di tortellini e altrettante di lasagne al forno (chiedilo a Gibo se non ci credi), e poi mi sono scolato tutte le bottiglie del tavolo più lo spumante più la vodka più un caffè corretto Kerosene (chiedilo a Robi se non ci credi). Mentre voi eravate dentro la chiesa, io ho preso la macchina, sono andato a Bologna a trovare una cara amica, mi sono fermato a Imola a girare un po' all'autodromo, ho battuto di quattro secondi il record della pista, poi mi sono schiantato alla Tosa per colpa di un canguro che mi ha attraversato la strada, mi hanno portato a Francoforte con l'elicottero e mi hanno operato a cuore aperto. In clinica c'era Naomi Campbell che mi ha tenuto la mano per tutta la durata dell'intervento, poi mi ha chiesto di possederla e alla fine, come ringraziamento, mi ha regalato una macchina uguale identica precisa sputata a quella che ho sfasciato all'autodromo. Quella che poi avete visto all'uscita dalla Messa (e chiedilo a Lucone se non ci credi)".

La pettegola: "Ma avete visto che disastro la Chicca? Nel giro di un anno avrà messo su almeno dieci chili, senza contare che quel vestito le stava male da morire: la scollatura era volgare da far paura, l'acconciatura dopo due ore aveva già alzato bandiera bianca e il bouquet sembrava un mazzo di carciofi. Per fortuna che sotto il vestito aveva almeno dodici centimetri di tacco, altrimenti Marco per baciarla avrebbe dovuto mettersi in ginocchio!"

La bellona: "Non ho mai visto tanti bei maschi così eleganti tutti in una volta, che eccitazione! C'era Rudi, quello che fa il P.R. al Parapiglia, che col telecomando della sua Mercedes avrebbe sbloccato anche me a trenta metri di distanza; poi c'era Lollo con un vestito rosa troppo bello, e Max - quello che ha la villa a Collignano - che ogni volta che gli suona il cellulare rischio un attacco cardiaco. Chissà se mi ha notato quando ho ballato la Macarena sul tavolo nuziale, o quando ho cantato Malafemmena al Karaoke, oppure quando - per sbaglio - sono andata a cambiarmi le autoreggenti nel bagno degli uomini?"

Il burlone: "Ragazzi, va bene, ho esagerato un po', ma qualche scherzo ai Matrimoni bisogna pur farlo! Adesso non vorrete mica mettermi in croce perché ho tirato agli sposi il riso bagnato nel Vinavil o perché ho nascosto le ruote dell'auto nuziale? Se no come facevo a convincere la Chicca a salire sul Sulky di mio Zio e quel fighetto di Marco a spingerlo fino al ristorante? E poi quella del Guttalax nell'aperitivo non è stata un'idea mia, e neanche quella della schiuma da barba sulla torta: al limite potete darmi la colpa di aver cambiato il disco delle campane con quello della marcia funebre, ma è stata una burla inoffensiva! Come quando ho messo due bulloni al posto delle fedi (però quell'autobloccante da 19 a lei stava benissimo) o quando ho fatto firmare il registro a Marco con la penna a inchiostro simpatico. Ma se proprio insistete lo giuro solennemente: non farò mai più fare il taglio del tronco allo sposo! O almeno, non metterò mai più un pezzo di tubo innocente dentro il tronco. Se no facciamo mezzanotte un'altra volta!"

L'asociale: "Che due balle!"

L'escluso: "..."

Oltre ai ricordi di varia natura, c'è un altro tema assai ricorrente nei discorsi da compagnia: l'Eros, in tutte le sue varianti e sfumature. Così è lecito attendersi, specialmente nei gruppi formati in maniera preponderante da coppie, dibattiti farciti di particolari che farebbero impallidire Kamasutra e Decamerone messi insieme. Il tema principale è la quantità, ovvero il numero di volte che la coppia dedica all'atto nell'arco di un mese: rubacchiando qua e là abbiamo medie che oscillano tra le due volte al giorno e le due volte al mese. Al di fuori di questi valori, che possiamo ritenere quasi canonici, abbiamo il mio amico Fabio detto Terminator, che per abitudine fuma solo dopo l'orgasmo e negli ultimi tempi si è stabilizzato sui due pacchetti di Gitanes al giorno.

Non meno gettonato è l'argomento posizioni, grazie al quale è possibile un fitto scambio di informazioni segrete con conseguente risveglio della fantasia; il mio assistente Massimo Riserbo, grazie ai sofisticati mezzi tecnologici forniti dal sottoscritto - block notes e penna - è riuscito a carpire queste gustose New Entry nella classifica delle posizioni amorose, durante la conversazione di due coppie particolarmente affiatate:
- Al primo posto la posizione Veronelli: lei sul letto a pancia in su, lui in cucina con una zuppiera di garganelli alle canocchie.
- Al secondo posto, la posizione Patrick de Gayardon: lei sul letto, lui sull'armadio. Poi l'uomo si lancia con un Sector al polso, e in caduta libera cerca di centrare il bersaglio: no limits.
- Aggiungerei inoltre, se mi è consentito, la posizione Danny Irreparabili: lui, cioè io, sul divano; lei, cioè Selen, dentro il televisore. Ovvero chi si accontenta...

Ma il tema più controverso e dibattuto rimane uno e uno soltanto: cos'è, e soprattutto, dove si trova il famigerato punto G? A questo proposito le opinioni sono diverse e contrastanti: alcuni pensano che G sia l'iniziale di ginocchio, o gomito, o ancora guancia, ed è in questi punti che concentrano i loro sforzi per eccitare la partner. C'è anche chi sostiene che il punto G sia prerogativa delle ragazze di nome Giulia o Giuseppina; una Manuela avrà il punto M; mia cugina ha la Punto Cabrio, Irma la Puzzona potrà avere al massimo un punto interrogativo, mia nonna se la cava benissimo col punto catenella, Eva Robbins avrà anche lei il suo bravo punto G, accompagnato però da un apostrofo niente male. Per risolvere l'annosa polemica ho girato il quesito a mia madre, confidando nella sua pluriennale esperienza di lettrice di Cronaca Vera e Stop; ma l'unica risposta che ho avuto è stata: "Cosa vuoi che sappia io dov'è questo punto G? Ormai aprono un discount attaccato all'altro!"


La compagnia (quindicesima parte) - Altri discorsi

Orbene, visto che mancano solo un paio di mesi alla fine dell'anno, è bene mettere da parte sesso e affini per affrontare il più grande tormentone stagionale di ogni compagnia, incubo di milioni di giovani e oggetto di dispute feroci: cosa facciamo a Capodanno? Di solito si inizia a trattare la questione con ottimismo, programmando un viaggio ai tropici o una crociera, salvo poi rendersi conto che coi soldi a disposizione si potrebbe arrivare a stento a Cesenatico. Poi c'è sempre qualche volenteroso che propone di organizzare una festa privata, e che viene subito legato e imbavagliato da tutti gli altri. Le settimane passano così velocemente, e con angoscia ci si rende conto che le ipotesi da scartare sono più del previsto: in discoteca no perché c'è troppa ressa, al ristorante no, gli appartamenti a Carpegna sono già tutti prenotati, in casa a guardare Pippo Baudo ci starai tu e tuo nonno. Così, fatalmente, si finisce nella solita pensione di Torre Pedrera, dove si è costretti a ballare col cappotto, a brindare coi bicchieri di plastica e a ricevere, come augurio per il nuovo anno, un bacio mefitico da Irma la Puzzona.


Dr. Danny Irreparabili.