Cara TV (ventunesima parte) - Telefilm

Non c'è niente da fare: da che mondo è mondo, in ogni epoca e in ogni angolo della terra, il fascino della divisa ha sempre esercitato un enorme potere sulle donne, sulla letteratura e - più di recente - sui media. Ovviamente non poteva restare esclusa da questa influenza la regina di tutti i media, la televisione, che dai tempi lontani del commissario Maigret e di Nero Wolfe ci ha propinato una serie infinita di poliziotti, ispettori, marescialli e investigatori, che messi tutti insieme potrebbero tranquillamente riempire una caserma. La palma del piedipiatti televisivo più longevo spetta senz'altro all'imperturbabile tenente Colombo, impersonato da Peter Falk, che in una ventina d'anni di onorata carriera è riuscito a risolvere i casi più intricati ma non a comprare un nuovo impermeabile, né un nuovo block notes. A differenza del collega Tom Selleck/Magnum P.I. che da sempre se la spassa alle Hawaii in camicia a fiori e Ferrarino, dedito più allo champagne e alle feste mondane che alla lotta contro il crimine. Un po' come l'affiatata coppia della serie Miami Vice, che facendo parte di una squadra antidroga hanno pensato di non farsi notare da pusher e spacciatori, compiendo i loro interventi su una modesta utilitaria di Maranello.

Quello della coppia di agenti è un tema ricorrente in questo genere di telefilm, e non posso evitare di menzionare qualche esempio ormai entrato nella leggenda della fiction: sopra tutti Starsky e Hutch, trasposizione armata della strana coppia di Neil Simon, dove i due protagonisti sono totalmente diversi tra loro da integrarsi alla perfezione, colmando uno le lacune dell'altro. Starsky era piccolo, bruttino, introverso e scuro di capelli, a differenza del collega Adone Hutchinson che riusciva a intortare una donna diversa per ogni caso risolto.

Impossibile dimenticare anche la serie Chips: come tutti sanno chips in inglese significa patatine, ed è il nomignolo affibbiato dagli americani della West Coast ai poliziotti addetti al controllo delle autostrade, storpiando l'acronimo CHP (California Highway Patrol). Un po' come se noi italiani, a un posto di blocco della stradale, consegnando la patente, dicessimo: "Uelà, San Carlo, tutto bene?" Le due patatine in questione erano gli agenti Baker e Poncharello (possibile che per i personaggi italo-americani trovino sempre nomi così idioti?) e scorazzavano sulle autostrade statunitensi a ventotto corsie su potenti moto Kawasaki, con grande gioia dell'ufficio marketing della Harley Davidson. Specialisti dell'intervento rapido e dell'inseguimento a sirene spiegate, Baker e Ponch sgusciavano come anguille tra le auto in colonna e si esibivano in pieghe degne di Max Biaggi sul vellutato asfalto delle Highway; ma avrei dato un anno della vita di Massimo Riserbo per veder fare le stesse cose sulla Autosole in località Scarperia-Barberino del Mugello.

Chi tra voi lettori non porta più i calzoncini corti ricorderà con un po' di nostalgia, la serie Simon & Simon, dove i due Simon in questione erano fratelli (anche se non si somigliavano minimamente) e gestivano un'avviata agenzia investigativa privata. La particolarità gustosa era che i due poveretti, anziché a burberi superiori o commissari iracondi, dovevano rendere conto dei casini che combinavano nientemeno che... alla mamma! E in tema di coppie assortite, è d'uopo menzionare il serial Tequila e Bonetti, che vedeva in azione un poliziotto a due zampe coadiuvato da un assistente a quattro: per la precisione un bel mastino napoletano, talmente orgoglioso delle sue origini partenopee da esprimersi con perfetta cadenza dialettale.

Si limita ad abbaiare, invece, il protagonista della serie Il commissario Rex, un bel lupo con un fiuto particolare per i malviventi, artefice di un successo senza precedenti: non foss'altro perché, a differenza delle mille proposte d'oltreoceano, Rex viene girato e prodotto nella piccola Austria. Non si vedranno incidenti multipli con cataste di auto, non ci saranno esplosioni nucleari né elicotteri che precipitano, ma evidentemente basta un po' di originalità e intelligenza per contrastare i miliardari colossi americani. Come era riuscito a fare del resto l'ispettore Derrick, al secolo Horst Tappert, decano della polizia tedesca, e come riesce a fare tuttora il nostrano maresciallo Rocca, a dimostrazione del fatto che i carabinieri sanno interpretare ben altro che le barzellette.

Il tema dell'accoppiata vincente si ripropone nel caso di Hunter, piedipiatti assai duro e dal grilletto molto facile, affiancato nelle sue avventure dalla fascinosa agente McCall e anche nel poliziesco-fantascientifico X-Files dove, non bastassero assassini e spacciatori, gli agenti federali Mulder e Scully devono vedersela con fantasmi, ectoplasmi, alieni e tanti altri simpatici delinquenti sovrannaturali. E il legame tra fiction poliziesca e fantascienza, non si ferma qui, visto che c'è anche il poliziottone cibernetico Robocop a fare da tramite tra i due generi, in un serial ricavato dall'ennesimo giocattolone cinematografico americano. L'amatissimo capitano Kirk di Star Trek, ovvero William Shatner, ha invece seguito una strada un po' diversa, lasciando i panni di ufficiale spaziale per calarsi in quelli molto più impolverati del rude poliziotto T.J. Hooker: e chissà se il buon Shatner, minacciato dalle armi di una decina di rapinatori disposti a tutto, avrà mai avuto nostalgia del caro, vecchio, affidabile teletrasporto dell'Enterprise?


Dr. Danny Irreparabili.