Non c'è niente da fare: da che mondo è mondo, in ogni epoca e
in ogni angolo della terra, il fascino della divisa ha sempre esercitato un
enorme potere sulle donne, sulla letteratura e - più di recente - sui media.
Ovviamente non poteva restare esclusa da questa influenza la regina di tutti
i media, la televisione, che dai tempi lontani del commissario Maigret e di
Nero Wolfe ci ha propinato una serie infinita di poliziotti, ispettori,
marescialli e investigatori, che messi tutti insieme potrebbero tranquillamente
riempire una caserma. La palma del piedipiatti televisivo più longevo
spetta senz'altro all'imperturbabile tenente Colombo, impersonato da Peter
Falk, che in una ventina d'anni di onorata carriera è riuscito a
risolvere i casi più intricati ma non a comprare un nuovo impermeabile,
né un nuovo block notes. A differenza del collega Tom Selleck/Magnum P.I.
che da sempre se la spassa alle Hawaii in camicia a fiori e Ferrarino, dedito
più allo champagne e alle feste mondane che alla lotta contro il crimine.
Un po' come l'affiatata coppia della serie Miami Vice, che facendo parte di una
squadra antidroga hanno pensato di non farsi notare da pusher e spacciatori,
compiendo i loro interventi su una modesta utilitaria di Maranello.
Quello della coppia di agenti è un tema ricorrente in questo genere
di telefilm, e non posso evitare di menzionare qualche esempio ormai entrato
nella leggenda della fiction: sopra tutti Starsky e Hutch, trasposizione armata
della strana coppia di Neil Simon, dove i due protagonisti sono totalmente
diversi tra loro da integrarsi alla perfezione, colmando uno le lacune
dell'altro. Starsky era piccolo, bruttino, introverso e scuro di capelli,
a differenza del collega Adone Hutchinson che riusciva a intortare una donna
diversa per ogni caso risolto.
Impossibile dimenticare anche la serie Chips: come tutti sanno chips in inglese
significa patatine, ed è il nomignolo affibbiato dagli americani della
West Coast ai poliziotti addetti al controllo delle autostrade, storpiando
l'acronimo CHP (California Highway Patrol). Un po' come se noi italiani, a
un posto di blocco della stradale, consegnando la patente, dicessimo:
"Uelà, San Carlo, tutto bene?"
Le due patatine in questione erano gli agenti Baker e Poncharello (possibile
che per i personaggi italo-americani trovino sempre nomi così idioti?)
e scorazzavano sulle autostrade statunitensi a ventotto corsie su potenti moto
Kawasaki, con grande gioia dell'ufficio marketing della Harley Davidson.
Specialisti dell'intervento rapido e dell'inseguimento a sirene spiegate,
Baker e Ponch sgusciavano come anguille tra le auto in colonna e si esibivano
in pieghe degne di Max Biaggi sul vellutato asfalto delle Highway; ma avrei
dato un anno della vita di Massimo Riserbo per veder fare le stesse cose
sulla Autosole in località Scarperia-Barberino del Mugello.
Chi tra voi lettori non porta più i calzoncini corti ricorderà
con un po' di nostalgia, la serie Simon & Simon, dove i due Simon in
questione erano fratelli (anche se non si somigliavano minimamente) e gestivano
un'avviata agenzia investigativa privata. La particolarità gustosa era
che i due poveretti, anziché a burberi superiori o commissari iracondi,
dovevano rendere conto dei casini che combinavano nientemeno che... alla mamma!
E in tema di coppie assortite, è d'uopo menzionare il serial Tequila
e Bonetti, che vedeva in azione un poliziotto a due zampe coadiuvato da un
assistente a quattro: per la precisione un bel mastino napoletano, talmente
orgoglioso delle sue origini partenopee da esprimersi con perfetta cadenza
dialettale.
Si limita ad abbaiare, invece, il protagonista della serie Il commissario
Rex, un bel lupo con un fiuto particolare per i malviventi, artefice di un
successo senza precedenti: non foss'altro perché, a differenza delle
mille proposte d'oltreoceano, Rex viene girato e prodotto nella piccola
Austria. Non si vedranno incidenti multipli con cataste di auto, non ci
saranno esplosioni nucleari né elicotteri che precipitano, ma evidentemente
basta un po' di originalità e intelligenza per contrastare i miliardari
colossi americani. Come era riuscito a fare del resto l'ispettore Derrick,
al secolo Horst Tappert, decano della polizia tedesca, e come riesce a fare
tuttora il nostrano maresciallo Rocca, a dimostrazione del fatto che i
carabinieri sanno interpretare ben altro che le barzellette.
Il tema dell'accoppiata vincente si ripropone nel caso di Hunter, piedipiatti
assai duro e dal grilletto molto facile, affiancato nelle sue avventure dalla
fascinosa agente McCall e anche nel poliziesco-fantascientifico X-Files dove,
non bastassero assassini e spacciatori, gli agenti federali Mulder e Scully
devono vedersela con fantasmi, ectoplasmi, alieni e tanti altri simpatici
delinquenti sovrannaturali. E il legame tra fiction poliziesca e fantascienza,
non si ferma qui, visto che c'è anche il poliziottone cibernetico Robocop a
fare da tramite tra i due generi, in un serial ricavato dall'ennesimo giocattolone
cinematografico americano. L'amatissimo capitano Kirk di Star Trek, ovvero William
Shatner, ha invece seguito una strada un po' diversa, lasciando i panni di ufficiale
spaziale per calarsi in quelli molto più impolverati del rude poliziotto T.J. Hooker:
e chissà se il buon Shatner, minacciato dalle armi di una decina di rapinatori
disposti a tutto, avrà mai avuto nostalgia del caro, vecchio, affidabile
teletrasporto dell'Enterprise?
Dr. Danny Irreparabili.