Dite la verità: chi di voi, nell'arco della vita, non ha mai avuto
a che fare con un esemplare della famigerata specie Macrobiotica Omeopatica?
Chi di voi non ha almeno una zia, un'amica o una cugina che periodicamente
vi inviti a degustare i suoi prelibati manicaretti a base di soia e semolino,
facendovi accomodare su confortevoli cuscini di chiara ispirazione peruviana?
Alzi la mano chi non si è mai dovuto sorbire la ramanzina dell'ex
compagna di scuola, ora votata alla causa della medicina omeopatica, sui
terribili effetti collaterali provocati dai farmaci tradizionali a noi
stolti occidentali. Oppure chi non si è mai lasciato convincere
dalla macrobiotica di turno a farsi fare le carte, ricevendo come univoco
responso un cumulo di sfighe e disgrazie in vista per i successivi
quarant'anni: tesi peraltro confermata e rafforzata da una successiva
consultazione di fondi di caffè, tarocchi francesi, interiora
di pollo e I King.
Se mai vi capitasse di ricevere un invito da parte di una Macrobiotica
Omeopatica per trascorrere una serata a casa sua, accampate le scuse
più assurde, datevi per malato, arruolatevi nella legione straniera
ma guardatevi bene dall'accettare, se non volete incappare in uno o più
dei seguenti pericoli:
- Cena a base di bambù e germogli di soia, con sperimentazione di
nuove ricette tibetane a spese del vostro apparato digerente.
- Esibizione della pregiata collezione di Bonsai della padrona di casa, con
esauriente corollario di nozioni sulle tecniche relative alla loro cura.
Evitate domande idiote come "Posso far diventare così anche
il mio capufficio?"
- Corso accelerato di yoga e/o meditazione trascendentale, con presa
di conoscenza di tutte le posizioni fondamentali e delle pratiche di
respirazione. Evitate affermazioni idiote come "... e il Kamasutra
quando lo facciamo?"
- Visione non-stop di svariate videocassette di teatro giapponese No e
Kabuki, che visto così potrebbe sembrare noioso, ma diventa più
divertente di Paperissima se paragonato al film bulgaro in lingua originale
che vi sarà propinato subito dopo.
- Esame di tutte le fotografie relative ai viaggi in Nepal, Thailandia,
Afghanistan e Turchia compiuti dalla vostra amica: misurate con cura il
vostro (falso) entusiasmo o la macrobiotica cercherà di convincervi
a seguirla nel suo prossimo viaggio nel cuore dello Sri Lanka.
- Corso accelerato di Origami, al termine del quale dovrete riuscire a
costruire un bue muschiato con un francobollo.
- Concerto per Sitar solista, basato sulla ripetizione della stessa nota
per quaranta minuti. Cercate di non sbadigliare altrimenti l'esecutrice
perderà la concentrazione e sarà costretta a ricominciare
dall'inizio.
- Seduta spiritica con evocazione di entità, compresa la buonanima
della vostra trisnonna che con uno scappellotto vi ricorderà di mettere
sempre la maglia di lana e di non frequentare cattive compagnie.
- Dulcis in fundo, corso di Ikebana, l'antica arte giapponese che consiste
nell'esprimere concetti e pensieri con composizioni floreali. Al che, stanchi
come bestie per le terribili prove precedenti e ormai intossicati dal fumo
acre dell'incenso, frantumerete un vaso di gerani in testa alla macrobiotica,
dando così vita a un originale Ikebana intitolato "Mi hai rotto le balle".
All'epoca della sua prima apparizione su queste pagine, nell'ormai lontano
1993, la Macrobiotica Omeopatica era un specie ad alto rischio di estinzione:
i pochi esemplari allora esistenti compivano brevi e fugaci tragitti tra
l'erboristeria e casa a bordo di vetuste Due Cavalli, imbacuccate in pesanti
scialli in lana merinos. Nell'arco di un solo lustro le cose si sono capovolte,
e se i Ruffi che allora spadroneggiavano lungo la costa oggi sono solo ridicole
caricature di se stessi, la macrobiotica è finalmente uscita allo scoperto,
sospinta dalla potente rivoluzione New Age. Tutte le pratiche e le espressioni
culturali che un tempo erano territorio di pochissime persone oggi riscuotono
grande consenso, sia tra i vecchi aficionados che tra le nuove leve, nelle cui
file non è difficile intravedere la presenza di Yuppies pentiti e Ruffi
convertiti. Per la gioia suprema delle macrobiotiche vecchie e nuove, e dei
loro omologhi maschi dei quali nemmeno si sospettava l'esistenza, oggi esistono
librerie specializzate che trattano esclusivamente letteratura New Age, negozi
fornitissimi di bastoncini di incenso, Buddha di giada, candele profumate di
tutte le forme e dimensioni, campane eoliche e narghilè.
Non mancano gli Indian Store, empori specializzati negli oggetti propri della
cultura affascinante dei nativi d'America; abbondano le erboristerie e i centri
di alimentazione naturale, all'interno dei superstore si trovano persino dei
juke box di sola musica New Age, dai sottofondi Zen ai canti delle balene,
dalla tradizione irlandese ai suoni della foresta. Anche riti tribali come
il tatuaggio e il piercing, un tempo visti con orrore dai più, sono
ormai diffusissimi tra i giovani, con buona pace dei genitori e grande
soddisfazione della macrobiotica che per attuare la sua rivincita ha fatto
appello alla saggezza cinese: "Siediti sulla sponda del fiume e aspetta
che passi il cadavere del tuo nemico".
Dr. Danny Irreparabili.