Potete chiamarlo come volete: dongiovanni, casanova, vitellone, latin lover,
tombeur de femmes, playboy, rubacuori, sciupafemmine oppure, col termine
assegnatogli dal nostro lessico popolare, semplicemente birro. Quando, nel
febbraio del 1993, il birro (Homo Erectus) fece la sua apparizione nel
Bestiario Irreparabile, era già una specie prossima all'estinzione:
erano lontani gli anni '70 coi loro inni all'amore libero, i pantaloni bianchi
a zampa d'elefante e gli eserciti di tedescone che giungevano a frotte
sull'Adriatico con l'obiettivo primario di concupire un bell'esemplare
di maschio locale. A parte l'inevitabile trascorrere del tempo, che ha
inferto una mazzata alle velleità sessuali dei pochi - e per giunta
privi di rincalzi - soggetti rimasti, la comparsa dello spettro dell'AIDS
ha fatto il resto, mandando ingloriosamente in pensione i professionisti
della promiscuità.
Il problema dell'invecchiamento, volendo, si sarebbe anche potuto aggirare:
cadono i capelli, è vero, ma la moquette pettorale tipica del birro
può supplire benissimo alle aspettative pilifere dell'eventuale partner;
senza contare che solo vendendo una delle catene d'oro di dimensioni navali che
fanno capolino dalla camicia si potrebbe - grazie alla scienza tricologica - far
diventare l'arbitro Collina più capellone di tutti i Cugini di Campagna
messi insieme. Se le prestazioni erotiche decadono, poco male: dalle nostre
parti abbondano i sexy shop, dove con un piccolo investimento è possibile
munirsi di accessori, gadget ed equipaggiamenti capaci di sviare l'attenzione
dell'occasionale compagna dall'ormai stanco organo di procreazione, senza per
questo privarla del necessario appagamento.
Per risolvere i casi più gravi è arrivata in soccorso la
medicina, che al modico prezzo di lire italiane ottocentomila a confezione
propone l'ormai famosissimo Viagra, la pasticchina blu capace di trasformare
chicchessia nell'emulo di Zanza: è vero, gli effetti collaterali
descritti sul foglietto illustrativo fanno paura, ma un po' di disturbi
alla vista, tachicardia e innalzamento della pressione sono un nonnulla
di fronte ad una prestazione sessuale da record. Sintomi artritici e dolori
cervicali consigliano di non andare più in giro col Duetto aperto anche
in febbraio? Chi se ne frega, si vende un'altra catena d'oro e si compra
un bel berlinone climatizzato, per giunta coi sedili ribaltabili.
I pantaloni di pelle trattengono ormai a stento la pancetta? No problem, ci
si iscrive in palestra dove si può anche unire l'utile al dilettevole,
collaudando le proprie tecniche di seduzione con le compagne di allenamento.
I Ray-Ban con le lenti verdi non vanno più di moda? La vista comincia
a calare e si rendono necessari gli occhiali? Be', se c'è passato Franco
Califano, faro illuminante di tutti i birri, ci può passare chiunque,
e impunemente.
Come abbiamo visto, uno dei potenziali motivi di estinzione della specie
Homo Erectus non è eccessivamente preoccupante, tanto che è possibile auspicare
per i suoi componenti un ulteriore ventennio di attività amatoria, pur con un
progressivo incremento di tutti i trucchetti anzidescritti.
Per quanto riguarda le malattie sessuali, e l'AIDS in particolare, il
problema si complica: le barriere meccaniche sono una difesa e non una
soluzione, e il giusto terrore dell'infezione ha fatto del morbo del
secolo una questione culturale e filosofica prima ancora che medica.
Tornando al minimalismo, tempi duri per il birro che ora ha a che fare
con persone preparate e mature, non più disposte a gettarsi nel
letto di uno sconosciuto senza pensarci, come succedeva qualche lustro
fa. Ai poveri Erecti non resta che consolarsi col tour invernale delle
vecchie conquiste, viaggiando a sbafo tra la Germania e la Scandinavia
alla ricerca dei fasti perduti che, ahiloro, non torneranno più.
Alcuni continuano, durante l'estate, a presidiare l'ingresso delle discoteche
stagionali, inutili totem di se stessi, fedeli ai loro stivaletti pitonati
e alle camicie di raso aperte fino all'ombelico: molti di sicuro continueranno
a ritrovarsi alla fine delle vacanze per enumerare e decantare le conquiste,
mostrando come prove reggiseni e mutandine che un tempo profumavano di Chanel
nº 5 ed oggi, malinconicamente, lasciando penzolare il cartellino della Standa.
Dove sono finiti Tromba, Pilone, Bazooka, Birillo e Cargador? Sentiremo mai
più quel gergo tribale e sanguigno fatto di scannatoi, pezzi bollati,
prede castigate, riserve di caccia e tacchinamenti? Le nostre orecchie godranno
ancora delle conversazioni in tedesco romagnolizzato concluse immancabilmente
dal mitico "Schlafen Zusammen" o, meglio ancora, dai versi immortali di Gianni
Drudi "Ehi ci stai Ficki Ficki con me?".
Tutte queste perle di vita vissuta, probabilmente, hanno trovato il loro
epilogo. Prima ancora, purtroppo, che io riuscissi a studiare più
a fondo la tecnica sopraffina del birro, per carpirne le sfumature e i
segreti: per capire, ad esempio, come può un Erectus affascinare
una donna sparando vaccate colossali, mentre io non ci sono mai riuscito
neanche citando Kant e Schopenhauer. E come è possibile che una ragazza
si sciolga davanti ai sette chili d'oro indossati dal birro, e si metta a
sghignazzare davanti alla mia catenina da prima Comunione? Qual è lo
strano meccanismo che consente al vero latin lover di toccare intimamente,
e impunemente, una signorina di passaggio, mentre il sottoscritto ha buscato
sonori ceffoni solo per aver chiesto l'ora? E soprattutto: quale giustizia
regola il mondo, se i rapporti sessuali di una notte di un birro equivalgono,
numericamente parlando, a quelli di Danny Irreparabili, Massimo Riserbo,
Sauro Pari e Giampaolo Proni messi insieme? (Dimenticavo: in tutta la vita).
Il mistero è destinato a rimanere tale.
Dr. Danny Irreparabili.